...come si dice in casi analoghi? E' stata una Caporetto,una disfatta,una sconfitta.
Ieri sera, dopo aver cenato ho preso la mia bella(si fa per dire) scatolina di antibiotici, ho tirato fuori il blister e prelevato una compressa. Solo che non era una compressa, ma un siluro della seconda guerra mondiale, che ormai si trova esposto solo nei musei!
L'ho poggiata sul piano di marmo della cucina; io guardavo lei e lei guardava, minacciosa, me.
"Non posso cedere così, che cavolo, è diventata una questione di principio!".
Idea geniale! La taglio! Mi armo di coltello, ZAC-ZAC-ZAC ed ecco tre pezzettini. Comincio con il primo, leggermente stondato(già anche quello noto!), un bicchierone d'acqua e provo. Un chirurgo in un campo di guerra avrebbe avuto meno ansia di me! ....Mando giù...OK,è andata, brava! ...Il risvolto della medaglia? Era amara,amara,amara...tanto,troppo...ho preso al volo una fetta di pane e l'ho trangugiata tutta di un fiato! So che le pasticche non andrebbero tagliate, ma l'amaro provato con altre tipologie di antibiotici era passabile! Questa volta è stato allucinante! Conclusione?...Stamattina, con lo stesso umore di un esercito in ritirata, sono andata dal medico a farmele cambiare con quelle dispersibili...Che figura,mi si è fatto una sonora risata in faccia, ma d'altronde mi conosce da quando ero una mocciosetta! Così,oggi a pranzo, tutta contenta del mio nuovo acquisto, ho scartato la scatoletta e sciolto la mia compressa finalmente in tranquillità!
...TO BE CONTINUED.