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martedì 2 novembre 2010

Pioggia....

Lunedì 1 novembre. Festa. Che bello, un po' di tempo libero da trascorrere senza programmi, senza scadenze e soprattutto senza orologio! Dopo la splendida giornata di domenica, il lunedì si è presentato un po' imbronciato, con il sole che rimaneva dietro le nuvole proprio come me, pigra, sotto le coperte. Una giornata uggiosa. Pensavo, solo uggiosa. Non immaginavo l'acquazzone che di lì a poco si sarebbe scatenato, con i miei stivali che imbarcavano acqua da ogni parte...La pioggia mi piace; ascoltare le goccioline che battono sui canali del tetto stando sotto le coperte, oppure osservare da dietro i vetri l'acqua che cade dai discendenti delle case vicine. Quando è troppa, però, mi trasmette un senso di ansia, uno  stato di allerta inconscia, forse giustificato dai fatti di cronaca che ti inducono ad associare ad ogni evento della natura una tragedia in qualche parte del mondo. Quale il confine tra il fatto vero e la notizia gonfiata  che fa sensazione? Beata infanzia, quando i temporali avevano un "non so che" di romantico: i grandi ci dicevano che erano gli angeli che stavano giocando a bowling! Oppure, quando nei film le passeggiate migliori erano "cheek to cheek " con la persona amata. E quella mitica pubblicità della Barilla, con la bimba che riparava sotto l'impermeabile giallo un micetto? Tornava a casa tutta contenta sotto la pioggia, come capitava anche a me all'uscita da scuola, alzando il visino per sentire sbattere le gocce fredde della pioggia!





... un po' di romanticismo....

...anni '80...che nostalgia...

2 commenti:

  1. Che bel post. Sei riuscita ad intenerire pure me, che la pioggia e la stagione fredda, riesco molto difficilmente a sopportarle. E' vero però, da bambini eventi di per sè banali come il temporale, erano vissuti con un candore e una fantasia ineguagliabili.

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  2. Grazie per il tuo bel commento! A presto!

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