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giovedì 25 novembre 2010

Report di una mattina d'autunno

Qualche mattina fa, uscendo di casa presto, mi sono ritrovata ad ammirare uno spettacolo inusuale, visto solo in alcuni documentari.  Cominciava a spuntare qualche raggio di sole da dietro le nubi grigie cariche di pioggia; il paesaggio intorno era ovattato dalla leggera nebbia che stava salendo. Scendendo le scale, noto qualcosa di strano e straordinario: riuscivo a distinguere nettamente le ragnatele disegnate tra le sbarre della ringhierina esterna,  anche il filo che le collegava e che poi spariva tra le foglie di una palma nana. La tanta pioggia della sera prima aveva lasciato tanta umidità,  le goccioline si erano poggiate sui fili delle ragnatele, rendendole evidenti. Uno spettacolo da fiaba! Il sole, che qualche volta filtrava dalle nuvole, faceva risplendere le goccioline, così le ragnatele somigliavano a tante sculture di cristallo, come alcune decorazioni che si appendono all'albero di Natale!
Ovunque guardassi c'erano questi magici disegni; mi sembravano quasi dei merletti antichi, vecchi pizzi e intarsi in corredi di altri tempi. Il mio unico rammarico è l'aver avuto troppa fretta e non aver potuto fotografare quello spettacolo della natura...


martedì 2 novembre 2010

Pioggia....

Lunedì 1 novembre. Festa. Che bello, un po' di tempo libero da trascorrere senza programmi, senza scadenze e soprattutto senza orologio! Dopo la splendida giornata di domenica, il lunedì si è presentato un po' imbronciato, con il sole che rimaneva dietro le nuvole proprio come me, pigra, sotto le coperte. Una giornata uggiosa. Pensavo, solo uggiosa. Non immaginavo l'acquazzone che di lì a poco si sarebbe scatenato, con i miei stivali che imbarcavano acqua da ogni parte...La pioggia mi piace; ascoltare le goccioline che battono sui canali del tetto stando sotto le coperte, oppure osservare da dietro i vetri l'acqua che cade dai discendenti delle case vicine. Quando è troppa, però, mi trasmette un senso di ansia, uno  stato di allerta inconscia, forse giustificato dai fatti di cronaca che ti inducono ad associare ad ogni evento della natura una tragedia in qualche parte del mondo. Quale il confine tra il fatto vero e la notizia gonfiata  che fa sensazione? Beata infanzia, quando i temporali avevano un "non so che" di romantico: i grandi ci dicevano che erano gli angeli che stavano giocando a bowling! Oppure, quando nei film le passeggiate migliori erano "cheek to cheek " con la persona amata. E quella mitica pubblicità della Barilla, con la bimba che riparava sotto l'impermeabile giallo un micetto? Tornava a casa tutta contenta sotto la pioggia, come capitava anche a me all'uscita da scuola, alzando il visino per sentire sbattere le gocce fredde della pioggia!





... un po' di romanticismo....

...anni '80...che nostalgia...