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mercoledì 21 settembre 2011

Indignazione!!!

Ci ho messo un po' per scrivere questo post, dovevo far "sbollire" la tempesta di emozioni che mi ha travolto in queste ultime settimane.  Hanno riguardato le amicizie, il lavoro e le storie di quella che si definisce, in maniera molto ottimista, "politica". 
Sono un'insegnante precaria...oggi il precariato va di moda...chi non è un addetto ai lavori e non c'è passato non può capire.


La mattina mi alzo, mi preparo, mi siedo al tavolo della cucina e aspetto che il telefono squilli per comunicarmi qualche supplenza, che alcune volte non arriva; gironzolo per casa, come un ergastolano, con l'ansia che mi fa stringere lo stomaco e il cervello che ragiona da solo: "Mi chiameranno? Dove andrò? Che classe mi toccherà? E se poi mi chiamano per più giorni ed io ho già accettato in un'altra scuola?" Questo supplizio si protrae fino alle 10.30 circa. Dopo, mi posso ritenere "libera", così mi metto la tuta e comincio a fare le faccende di casa, con la silenziosa preoccupazione per il futuro lavorativo.


Sono diversi anni( circa dieci!) che va avanti questa tortura; ho sempre lavorato con grande slancio ed entusiasmo, pur sapendo di rimanere in classe solo pochi giorni. Ogni anno si spera sempre di migliorare...si spera, appunto!
Da qualche mese non sentivo più una collega-amica e che cosa ho scoperto? Che è entrata di ruolo nel suo paese di origine, grazie ad una graduatoria del 1999! Rabbia, frustrazione e un istinto omicida da domare! Avrà messo piede in classe circa 10 volte, ha sempre pianto sulla mia spalla e io(scema!) lì a consolarla, le passavo ogni informazione utile che avevo ( in un mondo fatto di egoisti!); il ringraziamento? Neanche un sms per dirmi del suo ruolo! 
E visto che il blog è mio e non devo scusarmi con nessuno:


MI SONO ROTTA LE SCATOLE DI QUESTE SITUAZIONI!!!

 Tutto il sistema è contorto! 

Ma io, per fare l'avvocato devo laurearmi in giurispr, essere iscritta all'albo, ecc.ecc? Nel baraccone della scuola ce n'è per tutti: abilitati, non abilitati, concorsi dell'altro secolo, specializzazioni,...Per non parlare dei ricorsi che rimescolano le carte ogni volta...

SONO DISGUSTATA!

E la cosa avvilente è che le prospettive non sono rosee: tagli e poche assunzioni. E noi tutti che diventiamo invisibili sia per i sindacati che per i cari politici, impegnati a "giocare" a chi ha più processi in corso...e la chiamano democrazia...


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